Alcune pietre preziose presentano effetti ottici inusuali che spesso le impreziosiscono. Ve ne sono diversi, ma i principali sono essenzialmente: l’adularescenza, il pleocroismo, l’avventurescenza, il gatteggiamento, l’asterismo, la cangianza e il gioco di colori.
L’adularescenza è un particolare gioco di luce che è spesso presente nell’adularia.
La particolare struttura lamellare della gemma fa sì che ci sia una dispersione in superficie della luce incidente caratterizzata da un riflesso azzurrognolo. Le tipiche luminescenza che si vedono ricordano i bagliori lunari e per questo motivo la gemma prende anche il nome di “pietra della luna”.
A sinistra è possibile vederne un bell’esemplare con il caratteristico effetto ottico.
Il pleocroismo è un fenomeno ottico che si manifesta con una variazione di colore quando si osserva il cristallo da direzioni diverse. Se si individuano due colori diversi si parla di dicroismo, se sono tre si tratta di tricroismo. A seconda dell’intensità della variazione del colore si distinguono essenzialmente quattro diversi livelli di pleocroismo: nullo, debole, medio o forte.
A destra un campione di andalusite con pleocroismo.
L’avventurescenza è caratteristica soprattutto del minerale avventurina, una varietà di quarzo che presenta questo effetto con particolare evidenza. Dall’avventurina questo fenomeno ottico prende anche il nome.
Si manifesta con dei piccoli riflessi dorati che sono causati dalla presenza di piccole inclusioni lamellari solitamente di miche o cloriti.
A sinistra è possibile vedere la pietra del sole, che presenta sempre questo tipico fenomeno.
Il gatteggiamento è la manifestazione del cosiddetto “occhio di gatto”. Si tratta di una singola fascia luminosa che sembra muoversi sulla superficie della gemma a seconda del punto di osservazione.
Può essere presente nell’occhio di tigre o nella tormalina, ma solitamente quando si parla di occhio di gatto ci si riferisce al crisoberillo, (come nell’immagine a destra).
Per far risaltare il fenomeno si deve necessariamente tagliare la gemma a cabochon.
L’asterismo è probabilmente l’effetto ottico più famoso che si può ritrovare in una gemma. Particolarmente apprezzato, per manifestarsi pienamente richiede un taglio a cabochon.
Si tratta della manifestazione di una stella formata da due o più strie luminose intersecanti. Le strie sono causate dalle inclusioni della pietra che sono disposte secondo un reticolo simmetrico.
A sinistra è possibile vedere il tipico rubino a cabochon con l’asterismo.
La cangianza è quel fenomeno ottico per cui una particolare gemma assume colori diversi se è illuminata da tipi di luce differenti; viene anche detta metamerismo.
L’alessandrite, ad esempio, è una rara varietà di crisoberillo e spesso si presenta cangiante: esposta alla luce naturale si presenta verde, mentre quando viene illuminata con luce artificiale appare rossa, come potete vedere nella foto a destra. L’effetto ottico è dovuto alla presenza di impurità di cromo all’interno delle gemma.
Il gioco di colori è un fenomeno ottico tipicamente presente in molti opali: quando si osservano si può notare come emettano dei bagliori di luce dei colori dell’arcobaleno, sempre nuovi e sempre diversi. Il segreto di questo gioco rimase tale per migliaia di anni, fino a che gli opali non vennero analizzati con il microscopio elettronico, intorno agli anni ’60. L’effetto è dovuto a delle piccole sfere di silicio che causano interferenze e rifrazioni; sistemate in strutture più o meno compatte, bloccano il passaggio della luce facendo brillare la gemma.